Generazione Dinamica | L'arte cinetica italiana negli anni '60 in Italia

Concept, realizzazione e identitaà per una mostra tematica sull'arte cinetica.

TOOLS: Adobe Illustrator • Adobe Photoshop • Blender

SKILLS: Brand Design • Exhibition Design • 3D Rendering

Il brief

La mostra, progettata da me e dal mio collega Antonello Loglisci per l'esame di Progettazione di allestimenti, vuole indagare sulle sperimentazioni di alcune delle personalità artistiche più rilevanti degli anni '60 in Italia nel campo dell’arte programmata e cinetica. In particolare, la mostra si propone di approfondire il ruolo che la luce assume nella percezione delle forme e dello spazio.

Encanto

Poster generale dinamico

Struttura della mostra

Il percorso si articola in due macro aree: la prima si focalizza sulle sperimentazioni artistiche da un punto di vista condiviso, quindi opere figlie di un dialogo tra artisti appartenenti ad un collettivo (come, ad esempio, Gruppo T e Gruppo N); la seconda indaga le sperimentazioni di singoli artisti: Getulio Alviani, Enzo Mari e Bruno Munari. Questa suddivisione sarà evidenziata dall’uso della luce: la prima area sarà caratterizzata da un’illuminazione molto tenue, per far risaltare i giochi di luce intrinsechi alle opere; mentre la seconda avrà un’iluminazione più evidente che gioca con la plasticità delle opere presenti.

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La pianta della mostra

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Entrata della mostra | Area 1

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Area 1

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Area 1

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Area 2

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Area 2

Identità e comunicazione

La mostra è stata denominata Generazione Dinamica. Il nome gioca sul doppio significato delle parole che compongono il titolo: “generazione” identifica sia il processo generativo sul quale si basano le opere che si fondano sulla presenza/assenza di luce, sia l’insieme degli artisti che sono vissuti nello stesso periodo e che hanno dato vita all’Arte Cinetica, in questo caso in Italia; “dinamica”, invece, fa riferimento sia al movimento artistico caratterizzato proprio dalla dinamicità, sia alla trasformazione delle opere stesse che risultano essere in continuo mutamento. La comunicazione è stata sviluppata proprio a partire dai concetti poc’anzi esposti, ovvero di dinamismo e gioco di luce. L’identità è affidata a grandi lettere che compongono l’elemento centrale del visual. L’idea di movimento è stata realizzata visivamente attraverso l’uso dell’effetto sfocatura (con un retino tipografico che conferisce alla comunciazione un mood vintage anni ‘60) e il movimento costante delle lettere e delle informazioni nello spazio.

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Poster variabili in dimensioni e proporzioni

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Poster

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Visuals

Grazie per la visione.

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